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Cani nei locali pubblici: quando gli amici a 4 zampe non sono ammessi

Cani nei locali pubblici? Quante volte vi siete sentiti dire “il cane non può entrare”?

Chiunque abbia un cane lo sa: non è possibile portare il nostro amico a quattro zampe sempre con noi.

Che si tratti di un viaggio, di uno spostamento in pullman, in treno o in auto o che si tratti di ristoranti, supermercati, spiagge e altri luoghi, la triste verità, infatti, è che il nostro cane non è sempre ben accetto.

Sono tanti i proprietari di cani che si trovano ad avere a che fare con questo tipo di restrizioni e, diciamoci la verità, la maggior parte di queste sono superflue, mentre altre rasentano addirittura il ridicolo, come il divieto per i cani di accedere alla spiaggia, pur essendo gli umani gli artefici della sporcizia che vi resta a fine giornata.

Come comprensibile, questa situazione porta molti di noi a storcere il naso ogni volta che leggiamo un divieto di accesso per il nostro amico a quattro zampe e arriviamo, anzi, a polemizzare o ad ironizzare quando ci troviamo coinvolti in prima persona in episodi simili.

I cani possono entrare nei locali pubblici
I cani possono entrare nei locali pubblici

Ecco perché oggi vogliamo raccontarvi cosa ci è successo qualche giorno fa, mentre eravamo a cena in un locale della bella e assolata Miami con la nostra piccola Mia.

Per prima cosa, diciamo che Mia è qualificata come service dog, ossia l’equivalente dei nostri cani di servizio e di accompagnamento per persone non autosufficienti.

Cani ammessi nei locali pubblici Americani
Cani ammessi nei locali pubblici Americani

In quanto tale, Mia ha diritto di entrare praticamente ovunque, anche in quei luoghi che non permettono l’ingresso ai “comuni” cani, pertanto facciamo ingresso nel locale e, dopo aver mostrato il certificato attestante la qualifica della nostra piccola amica, il cameriere ci fa accomodare.

Durante la nostra cena, Mia ha abbaiato ben due volte e questo ha portato il cameriere ad avvicinarsi al nostro tavolo e a dirci che, se il cane avesse abbaiato di nuovo, sarebbe stato costretto ad invitarci a lasciare il locale.

Quanto possa averci fatto indispettire un comportamento del genere è facile immaginarlo, ma, in questo caso, la risposta è stata la seguente:

“Lei parla, il mio cane abbaia. Chiedere al mio cane di smettere di abbaiare sarebbe come se io chiedessi a lei di smettere di parlare”.

Nel nostro caso, abbiamo preferito una risposta più divertente che polemica e il cameriere è stato costretto a sorvolare sull’accaduto, pur essendo visibilmente perplesso.

E sì, perché quello su cui solo in pochi si soffermano è il fatto che abbaiare è uno dei modi che i cani utilizzano per comunicare con noi.

Piuttosto che zittirli, sarebbe buona educazione da parte nostra cercare di capire cosa ci stanno chiedendo.

Quella di Mia, ad esempio, era una palese richiesta di mangiare come stavamo facendo noi.

Come darle torto, in fondo?

Inutile dire che, una volta mangiato, Mia è stata una cagnolina esemplare e silenziosa per il resto della sera.

Cosa ne pensate voi dell’accaduto e cosa avreste fatto al nostro posto?

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