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Patentino per cani pericolosi: la novità del 2020

È di pochi giorni fa la notizia dell’istituzione a Milano dell’obbligo di un patentino per cani pericolosi.

Premesso che l’espressione “cani pericolosi” ci fa rabbrividire, non possiamo non guardare a tale iniziativa senza una buona dose di perplessità.

Davvero vogliamo credere che basti un patentino per educare i padroni di fantomatiche razze pericolose al rispetto di quelle che sono norme di senso comune?

Al di là di quelle che possono essere le nostre opinioni e i nostri commenti personali, però, ci teniamo a parlarvi di questa novità in campo canino e, perché no, a spronarvi per farci sapere cosa ne pensate.

Ebbene, il 23 gennaio 2020 è stato approvato in Consiglio comunale a Milano l’emendamento di modifica al nuovo regolamento degli animali.

In virtù di tale modifica, è previsto l’obbligo per i padroni di determinate razze, definite “pericolose”, di seguire un corso della durata di 3 giorni all’ATS, per imparare a gestire in modo adeguato i propri animali.

Non si conosce il programma di questa full immersion di tre giorni, né si sa se sarà previsto un esame al termine di questo e le conseguenze di un mancato superamento di un eventuale esame sono ignote.

Intanto, se, come noi, siete curiosi di sapere quali siano queste razze pericolose, sappiate che ci toccherà aspettare fino alla prossima seduta del Consiglio comunale di Milano per conoscere la lista delle razze incriminate.

Al momento, tra quelle citate vi sarebbero i Pit Bull, i Bull Terrier, gli American Staffordshire Terrier, gli American Bulldog, i pastori del Caucaso e i cani Corsi.

A rendere queste razze le “favorite” ad essere inserite nell’elenco che le identifica come pericolose, secondo Gustavo Gandini, Garante degli animali del Comune di Milano, sarebbe il fatto che si tratta di razze selezionate dall’uomo con una certa morfologia, i cui potenziali rischi sarebbero ridotti al minimo da un bravo addestratore con un bagaglio di competenze acquisite in ben tre giorni!

Sia chiaro: non siamo del tutto contrari all’iniziativa e anzi siamo d’accordo con l’idea che una persona debba essere resa consapevole di cosa significhi avere un cane e dell’impegno e della responsabilità che ne derivano.

Tuttavia, abbiamo qualche dubbio sul fatto che un corso flash di tre giorni e il conseguimento di un patentino possano rendere di per sé una persona davvero idonea a crescere e ad educare un cane.

E voi cosa ne pensate?

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