di Mariele Bosco Educatrice Cinofila – Educare un cane non è cosa semplice, ma, una volta fatto, potrete godervi al 100% il tempo trascorso insieme!
L’amore tra cane e uomo, infatti, lo si evince soprattutto dall’attenzione e dalla cura che si ha nei suoi confronti, per cui educare il cane è anche un modo per dedicargli del tempo e per condividere insieme dei momenti tanto importanti.
In quanti si sono chiesti “come farsi seguire dal cane” o, più semplicemente, “come crescere un cane”?
Ecco la nostra risposta.
“Vieni a giocare con me” le propose il principe.
”Non posso giocare con te”, disse le volpe, “non sono addomesticata”.
“Ah! Scusa”, fece il piccolo principe.
Ma, dopo un momento di riflessione, soggiunse: “Che cosa vuol dire addomesticare?”
“Gli uomini”, disse la volpe…”Allevano anche galline. È il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?”
“No”, disse il piccolo principe. “Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?”
“È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire …”
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me… ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo e io sarò per te unica al mondo”.
Creare legami significa avvicinarsi, iniziare a conoscerci.
Questo dialogo tratto da Il piccolo principe ci insegna ciò che vuol dire legarsi ad un altro essere vivente, ciò che può voler dire “amicizia”.
Il cane è stato il miglior amico dell’uomo fin dalle origini della domesticazione.
Mi piace credere alla storia che un giorno, tanto tempo fa, un cucciolo di lupo, rimasto lontano dal branco, fu salvato da un giovane uomo che diede inizio ad un processo di domesticazione naturale.
I lupi cominciarono a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, nutrendosi dei resti dei loro pasti, fornendo inconsapevolmente un prezioso servizio di “sentinelle”, fondamentale per la sicurezza e l’attività di caccia verso questi gruppi di uomini primitivi.
Ma vi siete mai soffermati ad osservare il vostro cane e chiedervi come e perché vi guarda? Perché vi segue? Come è stato possibile arrivare a questo legame così indissolubile?
Quale è la modalità corretta per comunicare con lui e accreditarsi nei confronti di un animale creato e voluto da una nostra selezione?
Come possiamo creare un legame che possa soddisfare e gratificare quest’essere che vive solo grazie al volere dell’uomo?
Millenni di coabitazione hanno contribuito alla creazione di un legame ancestrale!
Ed oggi nuovi studi e metodologie si fanno avanti per cercare di approfondire tecniche e strategie comunicative volte alla creazione di una relazione basata sulla fiducia e all’aumento della nostra credibilità in direzione di un compagno che ci segue e ci accompagna in questo mondo urbano.
La visione cinofila moderna propone la metodologia sistemico-relazionale come un buon approccio funzionale al miglioramento della nostra comunicazione con il cane.
La gestione di risorse primarie, come il cibo e gli spazi, ma anche la standardizzazione di alcuni momenti della giornata, come le passeggiate e piccoli esercizi fisici, possono contribuire a migliorare il rapporto con il nostro amico quadrupede.
Secondo questa metodologia, l’obiettivo di educare un cane è prendersene cura, quindi di un essere senziente, dotato di emozioni e pensieri, rendendolo un individuo completo, in grado di ragionare, capire e relazionarsi con l’ambiente esterno in modalità socialmente accettabili: dunque educato!
Il cibo e le gratifiche sociali sono le risorse primarie che abbiamo a disposizione per accreditarci agli occhi di un cane, motivandolo a seguire le nostre indicazioni.
Attraverso questo condizionamento operante e soprattutto attraverso rinforzi positivi, aumenteremo la frequenza dei comportamenti richiesti.
La nostra coerenza e la nostra costanza quotidiana creeranno chiarezza e serenità nell’animale, che accrescerà fiducia e attenzione nei nostri confronti.
Al fine arriveremo ad un rapporto sincero, basato sulla fiducia ed il rispetto, assottigliando i gap comunicativi che ci distinguono.
Ogni cane, come ogni uomo, è unico e particolare, impariamo ad osservarlo!
I loro occhi vi proporranno domande.
Il loro corpo vi comunicherà intenzioni.
I loro movimenti vi mostreranno emozioni.
Con le nostre risposte e i nostri gesti, saremo in grado di saldare e soddisfare un legame nato da tempo immemore, trasferendo fiducia e serenità, affetto e amicizia.
D’altronde…
“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi