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Cani ritrovati: la storia di Leo che ci ha insegnato cosa significhi “aspettare”

Ci sono tante storie sul web di cani ritrovati o che tornano dal proprio padrone dopo anni di attesa.

Oggi, vogliamo raccontarvi la storia di Leo, un piccolo meticcio, che ha dato una lezione sull’amore a tutti noi.

Ha atteso i suoi padroni per 4 anni. E lo ha fatto aspettando esattamente sempre allo stesso incrocio, fino a quando li ha ritrovati.

Saltò fuori dal finestrino nel 2015 in una strada della Thailandia.

Ora, grazie ai social, riabbraccia la sua famiglia, ma non tornerà a casa

Questo è quanto si legge in un articolo di Giacomo Talignani su LaRepubblica

Il cane si trova in Thailandia, nella periferia di Khon Kaen e, infatti, la storia è stata raccontata per la prima volta dal portale Dog Thailand.

 

Leo il cane che ha atteso i padroni per quattro anni
Leo il cane che ha atteso i padroni per quattro anni. Foto: www.naewna.com

Siamo alla metà di febbraio 2015 quando Nang, oggi di 64 anni, stava guidando insieme al marito verso la città di Khon Kaen per andare a trovare la figlia.

Dietro, con i finestrini abbassati, c’era il loro cane meticcio chiamato Bon Bon.

I due coniugi non si accorgono di nulla, ma ad un incrocio, probabilmente attratto da chissà cosa, il cane salta fuori dal finestrino.

Soltanto poco dopo, mentre fanno una sosta per fare benzina, si avvedono che il loro cane non c’era più.

Tornano subito indietro, lo cercano per oltre una settimana, ma dell’amico a quattro zampe non c’è traccia.

Passati un po’ di giorni, sconfitti dall’idea che forse Bon Bon fosse stato investito, i due smettono di cercare.

Passano i mesi, gli anni, finché un abitante che per lavoro percorreva sempre la stessa strada comincia a notare quel cane fermo ogni giorno ad un incrocio.

Una mattina, vede che a dargli da mangiare c’è una donna e si ferma a fare due chiacchiere.

La signora Saowalak, 45 anni, racconta di aver incontrato l’animale alcuni anni prima.

Era pelle e ossa, era malato” dice.

Lo raccolse dalla strada portandolo nella sua casa, ma, poco dopo, Leo, questo il nome che gli aveva dato, scappò.

La donna andò a cercarlo nello stesso posto in cui lo aveva trovato e il cane era ancora lì, all’incrocio.

A quel punto, capì che il cane stava aspettando qualcuno, anche perché era sempre molto vigile quando era in quel punto.

Allora, decise di prendersene cura a distanza.

Incuriosito dalla storia, la persona che ha raccolto la vicenda nei primi giorni di settembre del 2019 ha deciso di pubblicarla su Facebook con una foto dell’animale.

Il post è diventato virale e la vicenda del cane che aspettava da anni all’incrocio è rimbalzata velocemente sui social, tanto da arrivare fino alla figlia di Nang.

“Mamma, non sembra Bon Bon?” ha chiesto la figlia alla madre notando la somiglianza con quel cane ora chiamato Leo.

Nang ha raccontato ai media del sud est asiatico che “quasi mi è venuto un infarto: era lui“.

I vecchi proprietari si sono immediatamente diretti a quell’incrocio e lì hanno chiamato Bon Bon, che è arrivato scondinzolando e facendo festa.

L’attesa durata quattro anni era finita.

Trascorse alcune ore a coccolare il loro cane, la famiglia di Nang ha incontrato anche Saowalak, la donna che si è presa cura di lui.

Quando tutti insieme si sono ritrovati in quell’incrocio ed è arrivato il momento di riportare Bon Bon a casa, il cane è però apparso riluttante a seguire la sua vecchia famiglia.

Sembrava essersi legato alla nuova padrona“, ha detto Nang.

Bon Bon era diventato a tutti gli effetti Leo.

Dopo averci pensato un po’, la vecchia famiglia ha deciso di affidare il cane a Saowalak, pagando, però, una visita al veterinario per assicurarsi delle condizioni di salute di Leo.

L’animale adesso vivrà con la sua nuova amica, mentre i suoi precedenti padroni promettono di andarlo a trovare spesso.

Noi non sappiamo se la storia sia stata raccontata così o se sia effettivamente andata così, come non sappiamo come mai Leo sia stato titubante nel voler seguire i padroni, fatto sta che l’attesa è finita…

L’amore sa aspettare, aspettare a lungo, aspettare fino all’estremo. Non diventa mai impaziente, non mette fretta a nessuno e non impone nulla. Conta sui tempi lunghi
(Dietrich Bonhoeffer)

 

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