Forse non ne hai mai sentito parlare, o magari lo hai appena sentito accennare, ma il certificato di buona salute del cane esiste eccome.
Per quanto il nome possa far sembrare sia un documento estremamente complicato, in realtà, è un semplice foglio in cui il veterinario rilascia un timbro come dichiarazione che in quel preciso giorno ha visitato l’animale e lo ha trovato un buona condizione di salute.
Non succede spesso che venga richiesto questo tipo di documento ma, se capita, bisogna essere preparati e ben cosci di cosa bisogna fare.
Se hai ancora un pò di dubbi e di incertezza sul come muoverti non ti preoccupare, ora andremo a spiegarti tutto filo per segno.
Certificato di buona salute del cane: tutto quello che c’è da sapere
Come abbiamo già accennato, questo tipo di certificato è un documento rilasciato dal veterinario che attesta la buona salute del tuo cane.
Non prevede una spesa accessoria, nel senso che, solitamente, si paga la classica visita e nulla più. Ovvio, però, che ogni veterinario ha il suo listino e le sue regole quindi magari informati prima.
Tieni presente, inoltre, che se desideri avere il documento in più lingue, in questo caso, potrebbe esserti richiesta una somma di denaro più alta.
La visita è obbligatoria altrimenti il certificato sarebbe ritenuto nullo, senza contare che il veterinario andrebbe nei guai per falsificazione di atto d’ufficio.
Detto questo andiamo ad approfondire ogni singolo punto così che tu abbia tutto ben chiaro.
Certificato di buona salute del cane: a cosa serve
Se già abbiamo visto cos’è e chi lo fa, è altre sì importante capire anche in quali occasioni può essere utile avere questo determinato documento.
Solitamente viene richiesto nelle seguenti situazioni:
- per mostre canine. Essendo l’animale a contatto con altri suoi simili è ovvio che gli organizzatori devono essere sicuri della salute di ogni partecipante;
- per gare canine. Il motivo è lo stesso identico del caso precedente. Senza contare che essendo anche una competizione è requisito importante che farà peso anche sulla votazione finale;
- viaggio all’estero. Viaggiare con il proprio amico a quattro zampe è possibile ma, ovviamente, sono necessari alcuni accorgimenti. Ricordati di informarti se viene richiesto anche in lingua inglese così da non incappare in intoppi poco piacevoli al momento della partenza;
- pernottamento in hotel. Alcuni alberghi ed hotel accettano anche gli animale, purché sia loro dimostrato lo stato di buona salute e le diverse vaccinazioni eseguite. I motivi sono più che ovvi.
Come puoi vedere non è poi così raro che venga richiesto un certificato che attesti la salute del tuo cane. Se hai in programma un viaggio o stai pensando di portare il tuo amico Fido ad una mostra informati per tempo di tutti i documenti necessari. Nel prossimo paragrafo comunque ne parleremo meglio.
Ricorda anche che questo tipo di certificato ha la validità di 30 giorni. Scaduti questi è necessaria un’altra visita per avere nuovamente un altro documento aggiornato.
Certificato di buona salute del cane: attenzione all’espatrio
Quando si va all’estero si sa che i controlli e le carte necessarie sono sempre di più.
Anche per quanto riguardo il portare con sé un animale non si fa eccezione.
Ormai sono sempre di più le persone che portano il loro amato cane in ogni spostamento, ed è per questo che le regole sono sempre più chiare e facili da conoscere. E per fortuna.
Quando ti appresti ad espatriare dalla tua nazione devi sempre ricordarti di avere i seguenti documenti con te:
- il libretto delle vaccinazioni. Vieni rilasciato dal veterinario e compito ad ogni vaccinazione con data e timbro;
- il certificato di buona salute che abbiamo analizzato fino ad ora;
- il certificato internazionale di origine e sanità del cane. In pratica è un documento rilasciato dal Servizio Veterinario dell’ASL ed ha una validità di 30 giorni. Qui viene scritta l’origine del cane, i vaccini fatti e lo stato di salute del momento;
- il passaporto per cani Importante ed assolutamente necessario per l’ingresso degli animali domestici nei Paesi esteri e per il rientro in Italia.
Quattro semplici ma importanti documenti che ti consentiranno di poter espatriare anche con il tuo dolce amico peloso.
Ci teniamo anche a precisare che alcuni paesi esteri hanno delle norme molto severe riguardo il far entrare gli animali oltre il loro confine. Cerca sempre di informarti prima della partenza.
Ad esempio, anche per andare nell’italiana Sardegna, è richiesto che il vaccino antirabbico sia fatto entro i 30 giorni precedenti la partenza.
Altri paesi, invece, prevedono anche un periodo di quarantena per il cane prima di poter rimanere con il padrone.
Se hai dubbi e domande puoi sempre rivolgerti al Servizio Veterinario dell’ASL il quale saprà darti le giuste risposte e i consigli perfetti per muoverti al meglio.
In alternativa puoi anche visitare il sito ufficiale del Ministero della Salute dove troverai contenuti specifici sull’argomento.