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Rogna rossa del cane: la storia di Milo a lieto fine

Milo, di razza indefinita ma libero, batteva tutte le strade di Torre del Greco, in provincia di Napoli. In cerca di cibo e carezze, che pure qualcuno impietosito dalla sua magrezza non lesinava di fargli. Poi, un giorno le carezze sono finite e il povero Milo chissà quante volte si sarà domandato:  perché?

Cosa è accaduto a Milo?

Ti sei ammalato, povero Milo, che neppure un nome avevi allora. Ecco perché anche quei pochi hanno smesso di accarezzarti. La Sarcoptes scabiei var canis era venuta a trovarti e stava facendo scempio della tua povera pelle, piagandola e colorandola di enormi macchie rossastre.

La Sarcoptes Scabiei Var Canis

L’infestazione da Sarcoptes scabiei var canis è una malattia altamente contagiosa dei cani ed è diffusa in tutto il mondo. Gli animali, ma anche le persone, che entrano in contatto con i cani infettati possono esserne colpiti.  L’animale che ne è colpito viene aggredito da acari adulti, di forma vagamente circolare e lunghi tra 0,2 e 0,6 mm. Hanno quattro paia di zampe corte e presentano sulla superficie delle piccole spine triangolari. Le femmine sono quasi due volte più grandi dei maschi e scavano gallerie nello strato corneo per deporre le uova.. L’intero ciclo vitale degli acari, pari a circa 17-21 giorni, viene trascorso sul cane.

Basta il contatto con un animale infetto per ammalarsi

La rogna sarcoptica, così viene indicata più semplicemente la malattia,  si trasmette facilmente tra cani per contatto diretto. I segni clinici possono apparire nei primi 10 giorni, fino alle 8 settimane successive il contatto. Esistono anche portatori asintomatici. I sintomi per il povero animale sono un intenso prurito intenso e eruzioni papulocrotiche con croste spesse e gialle, escoriazione, eritema e alopecia.

Purtroppo, possono svilupparsi anche infezioni secondarie da batteri e lieviti. In genere, le lesioni sono visibili sull’addome ventrale, sul torace, sulle orecchie, sui gomiti e sui garretti. Se non trattate adeguatamente non risparmiano alcuna parte del corpo. I cani affetti dalla malattia cronica e generalizzata sviluppano seborrea, grave ispessimento della pelle con formazione di pieghe e accumulo di croste, linfoadenopatia periferica e cachessia. I cani così colpiti, possono anche morire.

Chi ha salvato Milo?

Oggi, Milo si chiama Milo perché così ha voluto Rosario, che se ne prende cura con tanto amore. Ma Milo, quando ancora non si chiamava Milo, ha rischiato di morire. Un’anima buona lo ha trovato, già fortemente ammalato, e lo ha portato all’Asl, dove ha ricevuto le prime cure. Poi, ha raggiunto i volontari dell’Oipa Napoli e Provincia che ha continuato la cura.

Quale cura ha ricevuto Milo per la rogna rossa?

Milo è stato lavato una volta a settimana con Theramicotic  Shampoo Veterinario per cani e gatti, contro Dermatiti 200 ml. Cura continuata per altri tre mesi, lavaggi con lo shampoo ogni quattordici giorni, da Rosario che nel frattempo ha adottato e battezzato Milo.

La recidiva

Non è rara la ricomparsa della malattia. Il povero Milo lo ha provato sulla propria pelle. Ma quata volta al suo fianco c’era Rosario e tutto l’amore possibile solo per lui. “Dopo circa cinque mesi dalla fine della cura –  ci spiega Rosario – , la malattia è ricomparsa colpendo la testa di Milo”.

La demodicosi di Milo

La demodicosi canina si verifica quando un gran numero di acari Demodex canis abita i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee. In piccole quantità, questi acari fanno parte della normale flora della pelle canina e di solito non causano alcuna malattia clinica. Gli acari vengono trasmessi dalla madre ai cuccioli durante l’allattamento, entro le prime 72 ore dalla nascita. Gli acari trascorrono il loro intero ciclo di vita sull’ospite e la malattia non è considerata contagiosa. L’immunosoppressione, naturale o iatrogena, può precipitare la malattia in alcuni casi. Possono verificarsi follicoliti profonde batteriche secondarie, foruncolosi o cellulite, con una prognosi incerta.

L’intervento del Dottore Vincenzo Minuto

Si deve al veterinario Vincenzo Minuto l’aver individuato subito il ritorno degli acari, dopo aver analizzato al microscopio un po’ di pelle raschiata delicatamente.

Questa la sua cura per Milo: una pasticca di BRAVECTO*2CPR 4,5-10KG 250MG, un antiparassitario per il trattamento delle infestazioni da zecche e pulci nei cani. Si tratta di un insetticida ed un acaricida sistemico che fornisce attività insetticida immediata e persistente per circa dodici settimane, il cui costo è pari a 35€ a pasticca.

Passate circa tre settimane dall’assunzione della prima pasticca Milo è rinato. Le piaghe hanno cominciato a sparire e lentamente la pelle è tornata sana e il pelo è ricresciuto. Adesso, dopo quattro mesi dalla seconda cura,  Milo ha completamente recuperato tutto il pelo perduto.

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