L’antirabbica nel cane è l’unica soluzione valida per la prevenzione contro la rabbia che è una malattia storica, che colpisce l’animale domestico ma anche l’uomo.
L’Italia è quasi completamente libera ma in altri paesi è un problema ancora fortemente presente. Infatti il cane è il terzo animale, dopo zanzare e serpenti, che fa più vittime umane ogni anno nel mondo, proprio a causa della rabbia.
Antirabbica cane
L’antirabbica nel cane oggi non è più obbligatoria in Italia, essa però è fortemente consigliata dai veterinari per chi risiede o va in vacanza nel nord est dell’Italia o all’Estero.
La rabbia è una malattia infettiva acuta causata da un virus che colpisce il sistema nervoso centrale dei mammiferi, incluso l’uomo. Particolare attenzione è rivolta ad essa, poiché se non tempestivamente trattata, è una malattia mortale.
La rabbia è una zoonosi, cioè una malattia che dall’animale infetto può essere trasmessa anche all’uomo. La trasmissione avviene attraverso un morso, un graffio, o il semplice contatto della saliva con la cute non integra.
Non esiste, infatti, una cura per la rabbia, quindi se dovesse avvenire il contagio, bisogna intervenire il più rapidamente possibile per evitare il contagio e, quindi, l’insorgenza della malattia.
In caso di esposizione riconosciuta al virus della rabbia si deve provvedere all’integrazione di altre due dosi di vaccinazione post-esposizione che richiede minimo 5 dosi e dei controlli del tasso degli anticorpi dopo vaccinazione.
Vaccinazione antirabbica per cani
Il modo più efficace per prevenire e proteggere i nostri animali e noi stessi, dall’insorgere della malattia, è la vaccinazione antirabbica.
La vaccinazione antirabbica prevede in genere una prima vaccinazione in cuccioli di età a partire dalle 12 settimane e l’immunità non si realizza prima dei 21 giorni dalla prima vaccinazione. La vaccinazione fatta da almeno 21 giorni è condizione obbligatoria per richiedere il passaporto.
Io personalmente consiglio la vaccinazione anche a cani mordaci o caratterialmente aggressivi, non tanto per il rischio malattia ma per evitare sequestro e quarantena al cane morsicatore in caso di segnalazione del morso alla pubblica autorità. A differenza delle altre vaccinazioni l’antirabbica viene registrata presso l’ASL e viene rilasciato un certificato in cui viene indicato vaccino, lotto e scadenza.
I richiami devono essere eseguiti senza far scadere la vaccinazione precedente, la validità della vaccinazione antirabbica deve infatti essere riferita alle indicazioni riportate dalla ditta produttrice in relazione al tipo di vaccino utilizzato, per cui, a seconda del vaccino, può essere di 1, 2 o 3 anni.
Basta rivolgersi al proprio veterinario di fiducia o al servizio veterinario della Azienda sanitaria locale e ricordandosi di far registrare l’avvenuta vaccinazione sul passaporto o sul libretto sanitario.
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Vaccinazione per cani
Come qualsiasi altro vaccino, anche la vaccinazione per cani non è priva di rischi.
Gli effetti collaterali, della vaccinazione antirabbica, più comuni sono febbre e malessere, ma solitamente spariscono in poco tempo. Gli effetti collaterali più importanti che possono manifestarsi possono essere causati se l’animale è allergico alle sostanze presenti nel vaccino.
Infatti è consigliabile, come per tutte le vaccinazioni, eseguirla su cani in buona salute.
Vaccinazione antirabbica cani quando farla:
La vaccinazione antirabbica viene richiesta per i viaggi all’estero e, visto che la sua efficacia dura solo 21 giorni dall’iniezione, per legge va fatta 30 giorni prima della partenza effettiva.
È consigliabile verificare con il veterinario la corretta copertura vaccinale poiché l’animale potrebbe non essere sufficientemente protetto dall’infezione.
Durante la permanenza nelle zone a rischio, è necessario ricordarsi che è obbligatorio portare sempre il passaporto o il libretto sanitario del tuo animale.
Se invece state pensando di spostarvi all’estero, ci sono alcuni paesi che oltre a richiedere la vaccinazione antirabbica, richiedono anche la titolazione anticorpale del cane.
Questo serve a valutare il numero di anticorpi che il cane ha prodotto e per sapere che ha reagito positivamente al vaccino. Siccome è una procedura ancora più lunga della vaccinazione sarà, quindi, necessario muoversi quanto prima possibile.
In conclusione è importante, quindi, non sottovalutare la malattia, oggi non è più presente nel nostro paese, ma in altri ancora si. La prevenzione è importante per la salute dei nostri animali ma anche per l’uomo. Peraltro, la conduzione nei territori a rischio di un animale non vaccinato è sanzionata ai sensi della normativa vigente, ma soprattutto rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica.